Montebello di Torriana – Il Castello di Azzurrina
Montebello si trova a 30 minuti di auto da Rimini, famosa per il suo Castello che secondo una leggenda sarebbe abitato dal fantasma di Azzurina…
Ma facciamo un passo indietro, perché le origini di questa rocca risalgono all’epoca preromana abitata da popolazioni celtiche che fecero di questa zona un luogo di culto, fino ad arrivare nell’epoca romana periodo nel quale vennero redatti i documenti riguardanti l’acquisto del castello da parte della famiglia Malatesta.
Nel 1393 la famiglia riminese nemica, i Montefeltro, si impadronirono della fortezza ma nel 1498 Sigismondo Pandolfo Malatesta riuscì a riconquistarla solo fino a quando la fortuna militare di quest’ultimo inziò a declinare e il castello venne acquistato dai conti Guidi di Bagno, tutt’ora proprietaria.
Il castello ha subito un grande restauro per ripristinare la rocca dagli ingenti danni creati dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale, per poi diventare Museo a partire dal 1989. La struttura è inoltre stata inserita tra i monumenti di patrimonio nazionale per il suo alto valore storico.
Come vi dicevo si tramanda tutt’oggi la leggenda di Guendalina Malatesta, meglio conosciuta come Azzurrina.
“La leggenda narra…”
Guendalina figlia di un certo Ugolinuccio o Uguccione, feudatario nel 1375 di Montebello, è la protagonista di un triste fatto di cronaca quando il 21 giugno di quell’anno scompare nella nevaia del castello…..
“….aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini..”
Il soprannome “Azzurrina” deriva da una tintura venuta male che doveva nascondere il fatto che la bambina fosse nata con i capelli bianchi, cosa che a quel tempo spaventava e poteva dar adito a interpretazioni poco felici e per questo andava evitato.
In realtà Guendalina era dotata di un’intelligenza fuori dal comune; la sua caratteristica fisica aveva messo in dubbio sin dall’inizio la paternità di Uguccione, il quale aveva sottolineato subito questa diversità e nonostante sua moglie Costanza replicasse la sua innocenza e fedeltà decise di non riconoscere la bambina. Il simbolo del tradimento fu assoggettato al capo delle guardie Hubert, dalle sembianze nordiche.
Più il tempo passava più Guendalina si dimostrava anomala per quel tempo, tanto da divenire una fonte di stupore e guardata con timore da chiunque: sapeva della musica senza aver preso lezioni, canticchiava in francese, sapeva riconoscere ogni specie di pianta erbacea e trasformarla in oli, medicinali e profumazioni.
Inoltre cuciva stoffe sin da piccola e dalle erbe raccolte intorno al castello otteneva tinte colorate; all’età di 6/7 anni Guendalina, iniziò a tingersi i capelli con una tinta celeste verdognola derivata dal guado, tanto che i genitori accettarono questa novità perché avrebbe nascosto la “vergognosa differenza”, che aveva portato notevoli disagi all’interno del casato. Da qui lo strano appellativo legato alla colorazione azzurra dei capelli.
La leggenda vuole che il 21 giugno del 1375, giorno di solstizio d’estate, la bambina stava giocando con la sua palla all’interno del castello visto la giornata piovosa quando, probabilmente attratta da una forza oscura, la palla scivolò giù per le scale fino alla ghiacciaia del castello; la bambina la seguì sfuggendo per qualche secondo agli occhi delle guardie e…. un urlo, poi più nulla….
“…e si narra che, allo scadere del solstizio estivo di ogni lustro, un suono proveniente da quel sotterraneo cunicolo si faccia ancora sentire..”
Siamo nel 1990 e il castello è aperto come Museo da un anno……..le opinioni riguardo ai suoni che si odono nel castello durante ogni solstizio estivo sono diverse; c’è chi ci crede e chi la deride! Così il 21 giugno 1990 furono effettuate le prime registrazioni con apparecchiature altamente sofisticate; tutte le frequenze vengono incise e in studio si procede con l’ascolto……. tuoni, uno scrosciare di pioggia, poi… un suono.
Anno 1995. Sempre 21 giugno……nuove registrazioni…stesso suono.
Anno 2000. Si effettuano registrazioni sempre il giorno del solstizio d’estate e il suono si ripete ancora.
Anno 2005. Il mistero continua a stupire visitatori e studiosi…così che le ricerche continuano con il passare degli anni.
Ai turisti in visita alla rocca, durante la visita notturna, vengono fatte ascoltare tutte le registrazioni ma ognuno le percepisce a modo suo…
E voi non siete curiosi di capire di quale suono di tratti?